13 Mag Guida ai solari e alla corretta esposizione solare (parte 6)
Torniamo ad accompagnarvi nel raggiante mondo degli abbronzanti e della corretta esposizione solare, nella prima guida abbiamo visto la storia e la spiegazione di cosa sono i raggi UV responsabili delle bruciature, nella seconda guida abbiamo approfondito come ci abbronziamo e come funziona la nostra pelle, nella terza guida abbiamo visto quando è possibile prendere il sole senza avere effetti negativi in base al tuo fototipo, nella quarta guida abbiamo capito come si catalogano i prodotti solari, nella quinta parte possiamo scoprire come è composta una crema solare e adesso scopriamo cosa dovrebbe avere la crema solare ideale, quali sono le sue caratteristiche, quanta crema dobbiamo usare e come ci dovremo comportare dopo aver preso il sole.
Caratteristiche del prodotto solare ideale
Un prodotto solare dovrebbe presentare alcune caratteristiche che ne elevano la qualità e la sicurezza.
Tra queste sicuramente possiamo rammentare:
Inoltre un buon prodotto solare deve rispondere ad ulteriori caratteristiche quali:
Criteri di scelta
La scelta finale del prodotto non può prescindere da una corretta valutazione delle esigenze e delle caratteristiche dell’utilizzatore. Al momento della scelta di un prodotto solare dobbiamo chiederci per quale tipo di pelle e per quale parte del corpo (solo viso, tutto il corpo) dovrà svolgere la sua funzione, sulla base di questa domanda saremo in grado di scegliere il prodotto con le migliori caratteristiche, rammentandoci che spesso le differenze tra le formulazioni sono minime e dovremo porre attenzione ad ognuno dei seguenti fattori:
Consigli pratici etichetta: valutazione della capacità protettiva del prodotto
Tipologia | Valore SPF |
Basso | 2-4-6 |
Medio | 8-10-12 |
Alto | 15-20-25 |
Molto Alto | 30-40-50 |
Ultra | 50+ |
Al fine di valutare la capacità protettiva delle formulazioni dei prodotti solari, fondamentale importanza assume la lettura dell’etichetta. E’ importante infatti osservare quanto dichiarato in etichetta, generalmente è riportato il fattore di protezione del prodotto solare. Si tratta di un numero i cui caratteri hanno dimensioni abbastanza grandi che può essere preceduto o affiancato da diciture quali FP, SP, UVB P, IP ecc. Non sempre è possibile equiparare i valori riportati in quanto esistono più metodiche per valutare il fattore di protezione (metodo europeo, americano, australiano) e ogni metodica dà origine a diverse scale di valutazione.
Per prevenire l’insorgere di errori di valutazione, l’associazione europea delle industrie cosmetiche (COLIPA) ha proposto di indicare il fattore di protezione in base alla una scala di giudizio indicata nella tabella.
Purtroppo non esiste alcun obbligo d’indicare in etichetta la metodica di valutazione utilizzata nella determinazione dell’indice di protezione. Questa assenza di informazione rende difficile, se non impossibile, stabilire la scala di riferimento ed il protocollo utilizzato nella determinazione del fattore di protezione riportato in etichetta. Il fattore di protezione SPF è legato solamente alla capacità di prevenire la comparsa di eritemi solari, ma non fornisce indicazioni sulla capacità di proteggere la cute dalle radiazioni UVA. Questo tipo di informazioni devono essere fornite da specifiche indicazioni presenti in etichetta. Nella lettura dell’etichetta e nella analisi dei componenti presenti nella formulazione giova ricordare come questi siano riportati in ordine decrescente di concentrazione
Al di sotto del 1% gli ingredienti possono essere indicati nell’ordine desiderato, spesso anteponendogli estratti vegetali (presenti in bassissima percentuale) ad altre sostanze.
Quantità e modo d’uso del prodotto solare
Nel proporre un prodotto solare bisogna considerare che la quantità di prodotto applicata dal consumatore sulla cute, è costituita da meno della metà (40%) della quota (1,5 ÷ 2,0 mg/cm2 di cute) prevista nei protocolli di studio. ( in pratica occorrerebbero circa 6 cucchiaini colmi di prodotto per proteggere tutto il corpo. Questo fatto riduce lo spessore di sostanza filtrante presente e con esso la capacità protettiva del cosmetico. Il reale fattore di protezione diventa quindi circa la metà rispetto a quanto riportato sulla confezione e tale fenomeno di perdita di capacità protettiva è maggiore per fattori di protezione elevati.
Il consiglio migliore e quello di applicare il prodotto solare almeno 30 minuti prima dell’esposizione al sole, per permetterne una omogenea distribuzione sulla cute. La presenza infatti di uno strato liquido dovuto al sudore porta maggiore difficoltà in tale operazione. L’applicazione del prodotto solare dovrebbe avvenire almeno ogni 90 – 120 minuti o dopo ogni attività che possa provocare l’allontanamento del prodotto dalla cute (bagni, attività sportiva) riducendo drasticamente la protezione dalle radiazioni solari.
Doposole
La funzione dei prodotti “dopo sole” è essenzialmente quella di lenire gli effetti immediati dell’esposizione solare e esplicare una buona azione antiossidante, oltre che ”fissare” la melanina sulla pelle. Si tratta quindi di prodotti che devono contenere sostanze in grado di svolgere una duplice funzione: lenitiva e restitutiva. La funzione lenitiva è volta a ridurre la sensazione di calore e di bruciore legata all’arrossamento cutaneo, a tale scopo vengono generalmente utilizzati estratti di origine vegetale dotati di proprietà lenitive e disarossanti: achillea (achillea millefolium), aloe (aloe barbadensis), calendula (calendula officinaliis), camomilla (matricaria camomilla), carrubo (ceratonia siliqua), liquirizia (glycyrrhiza glabra), jojoba (buxus chinensis), karitè (butyrospermum parkji), rusco (ruscus aculeatus), elicriso (helychrysium italicum), ippocastano (aesculus hippocastanum), salvia (salvia officinalis), tiglio (tilia europea). La funzione restitutiva è volta a reidratare la cute, ridonandole quei fluidi che l’esposizione prolungata alle radiazioni solari le ha sottratto. A questo scopo si utilizzano prodotti quali l’allantoina (allantoin), l’acido ialuronico (hyaluronic acid) e sostanze di origine vegetale dotate di una certa proprietà idrantante come l’aloe (aloe barbadensis). A volte in alcuni di questi prodotti sono presenti sostanze dotate di attività antiradicalica, in modo da permettere una riduzione degli effetti “invecchianti” legati all’esposizione alle radiazioni solari vitamina E acetato (Tocopheryl Acetate)]. L’uso dei prodotti dopo sole è quindi da considerarsi il giusto coronamento di una buona protezione solare.
Nella prossima e ultima guida il riassunto e il consiglio migliore per abbronzarsi in tutta sicurezza!