Guida ai solari e alla corretta esposizione solare (parte 3)

Continua la nostra guida sugli abbronzanti e sulla corretta esposizione solare, nella prima guida abbiamo visto la storia e la spiegazione di cosa sono i raggi UV responsabili delle bruciature, nella seconda guida abbiamo approfondito come ci abbronziamo e come funziona la nostra pelle e in questa terza guida vedremo quando prendere il sole per non avere effetti negativi e potrai scoprire qual è il tuo fototipo!

Luce solare ed esposizione

La quantità di luce solare che giunge sulla superficie terreste varia in maniera notevole con il mutare delle condizioni atmosferiche e con la latitudine. L’entità di esposizioneai tropici è infatti maggiore rispetto allenostre latitudini, ma anche giornalmente si riscontrano variazioni nella quantità di radiazioni solari che giungono al suolo. Nell’ambito della stessa giornata la quantità diradiazioni UVB presenti nell’ambientevaria in maniera notevole conl’incremento dell’altezza del sole,tanto che si sconsiglia l’esposizione nelle ore centrali del giorno. Al contrario la quantità di radiazioni UVA che colpiscono la terra resta praticamente costante nell’arco della giornata. Le radiazioni UVA sono anche ubiquitarie, ovvero provengono da numerosissime fonti di luce, gli stessi neon sono fonti di radiazioni UVA. La quantità di radiazioni UVA che annualmente ci colpisce è distribuita in tutto l’anno e tra l’autunno e la primavera assorbiamo circa il 60% della dose annua di UVA.
E’ inoltre necessario rammentare come la diversa altezza del sole concorra non solo ad incrementare la quantità di radiazioni solari presenti nei diversi periodi dell’anno o alle diverse latitudini, ma anche muta la quantità di atmosfera attraversata e quindi la quantità di radiazioni assorbite o riflesse da essa. Interessante anche far osservare come vi sia una notevole variabilità nella radiazione solare anche tra due giornate, in quanto la diminuzione del pulviscolo (ad esempio in conseguenza ad un temporale) può causare un raddoppio della quantità di radiazioni presenti.

Il sistema di difesa cutaneo

La pelle è in grado di attivare dei sistemi di difesa nei confronti delle radiazioni solari. In essa sono presenti delle cellule specializzate, di origine neuronale, che producono un pigmento deputato alla difesa cutanea. Nella zona di connessione tra epidermide e derma, sono, infatti, presenti i melanociti, particolari cellule di derivazione nervosa, capaci di sintetizzare (utilizzando come materia prima, la tirosina) un pigmento scuro (melanina) che protegge la persona dalle radiazioni solari  Ogni melanocita, se opportunamente stimolato dalle radiazioni UV, è in grado di sintetizzare e di trasferire il pigmento a numerosi cheratinociti (cellule fondamentali dell’epidermide) dando così origine alla caratteristica colorazione scura che appare a seguito dell’esposizione al sole. Il gruppo costituito dal melanocito e dai cheratinociti ad esso collegati viene chiamato unità epidermica di melanizzazione.
I melanociti sintetizzano due diversi pigmenti di melanina: a seconda del tipo di pelle si assiste alla formazione di EUMELANINE o di FEOMELANINE. Le eumelanine sono polimeri della tirosina caratterizzati da una colorazione bruna, e sono tipici delle cuti scure e delle popolazioni originarie dell’Africa. Le feomelanine, sono anch’esse polimeri della tirosina ma il loro grado di polimerizzazione è diverso dalle precedenti. Sono infatti caratterizzate da un colore biondo – rosso e risultano meno efficaci nella protezione della cute, anche in relazione alla loro instabilità che ne provoca la rapida scomparsa; queste melanine sono presenti in soggetti con pelle chiara e capelli biondi o rossi.
La melanina formatasi concorre quindi alla protezione della persona dai danni derivanti dalle radiazioni solari grazie ai processi di :

1. assorbimento dell’energia contenuta nelle radiazioni
2. riflessione delle radiazioni ed attenuazione della loro energia neutralizzazione dei radicali liberi e dei perossidi derivanti dall’irraggiamento.

I fototipi

La popolazione mondiale può essere suddivisa in 6 diversi “fototipi”, che vengono indicati con la numerazione romana da I a VI.
Con il termine “fototipo” si fa riferimento a particolari caratteristiche che permettono di valutare la sensibilità del soggetto alle radiazioni solari e classificare la predisposizione degli individui ad avere una maggiore o minore risposta eritematogena all’esposizione solare.
Questa predisposizione dipende dalle caratteristiche genetiche dell’individuo, che controllano il tipo di melanina prodotta (eumelanina [bruno-scura] e/o feomelanina [giallo-rossa], la dimensione e il tempo di “vita” dei melanosomi all’interno della cellula epidermica, la quantità di melanosomi prodotti. ll fototipo considera inoltre il colore della pelle, il colore dei capelli, il colore degli occhi. Negli albini non vi è produzione di melanina a causa di un difetto genetico nella catena biosintetica, ma anche in essi sono presenti i melanociti. Tecnicamente si dice che la sensibilità delle persone alla radiazione solare varia a seconda del loro fototipo.
Come appare evidente dalla tabella sottostante i fototipi I e II sono caratterizzati da una cute estremamente sensibile alle radiazioni solari. Tali soggetti non si abbronzano e cercano di assorbire tutte le radiazioni che giungono sulla cute. Sono condizioni tipiche delle popolazioni nordiche o germaniche, che vivono in zone ove l’irraggiamento solare è ridotto. Per tale motivo l’organismo cerca di catturare la quantità maggiore possibile di radiazioni riducendo al minimo le difese cutanee. Questo spiega anche perchè i soggetti biondi o rossi abbiano sviluppato delle feomelanine poco stabili e inadatte alla difesa dell’organismo. I soggetti di fototipo VI sono, al contrario, caratterizzati da una eumelanina stabile, contenuta in strutture chiamate melanosomi, che fanno sì che la pigmentazione cutanea sia, praticamente, permanente.
Tipo 
Fototipo I
Fototipo II Fototipo III Fototipo IV Fototipo V Fototipo VI
Caratteristiche
Capelli biondo rossi
Pelle chiara, pallida 
Occhi blu, verdi
Capelli biondi
Pelle chiara
Occhi blu, verdi, grigi
Capelli castani
Pelle opaca
Occhi bruni
Capelli scuri o neri
Pelle scura
Occhi scuri
Capelli neri 
Pelle olivastra
Occhi scuri
Capelli neri
Pelle nera
Occhi scuri
Sensibilità agli UV
Elevata
Elevata
Media
Scarsa
Minima
Nulla
Comportamento  all’esposizione solare
Si scotta sempre e non si abbronza mai
Si scotta con facilità e si abbronza poco
Si scotta moderatamente e ri abbronza moderatamente
Si scotta minimamente si abbronza rapidamente
raramente si scotta,si abbronza intensamente e con rapidità
non si scotta mai, sempre intensamente pigmentato
Tempo di protezione della pelle
0-10 minuti circa
10-20 minuti circa   
20-30 minuti circa
30-45 minuti circa
60 minuti circa
90 minuti circa
Fattore Protezione consigliata (FP o SPF)
Mai esporsi al sole senza protezione delle parti cutanee esposte con vestiti e/o schermi
totali
Restare all’ombra durante le ore più calde. FP 15÷18  (protezione UVA e UVB) o schermo totale; aumentare l’IP con l’altitudine. Protezione per le labbra.
Restare all’ombra durante le ore più calde.FP 8÷5 in funzione  dell’abbronzatura già esistente. Aumentare l’FP con l’altitudine. Protezione per le labbra
Proteggere la testa e gli occhi. FP 4÷10 in funzione  dell’abbronzatura già esistente e dell’altitudine. Protezione per le labbra
Proteggere la testa e gli occhi.
Usare una protezione FP 4÷6
Proteggere la testa, gli occhi e le parti particolarmente fragili 
(es.labbra)
FP 4÷6 

 

 

Ed eccoci arrivati alla fine di questo articolo, nel prossimo scopriremo come difenderci in tutta sicurezza dai raggi dannosi del sole in base al nostro fototipo! E tu che fototipo sei? Leggi il prossimo articolo