
10 Mag Guida ai solari e alla corretta esposizione solare (parte 3)
Continua la nostra guida sugli abbronzanti e sulla corretta esposizione solare, nella prima guida abbiamo visto la storia e la spiegazione di cosa sono i raggi UV responsabili delle bruciature, nella seconda guida abbiamo approfondito come ci abbronziamo e come funziona la nostra pelle e in questa terza guida vedremo quando prendere il sole per non avere effetti negativi e potrai scoprire qual è il tuo fototipo!
Luce solare ed esposizione
La quantità di luce solare che giunge sulla superficie terreste varia in maniera notevole con il mutare delle condizioni atmosferiche e con la latitudine. L’entità di esposizioneai tropici è infatti maggiore rispetto allenostre latitudini, ma anche giornalmente si riscontrano variazioni nella quantità di radiazioni solari che giungono al suolo. Nell’ambito della stessa giornata la quantità diradiazioni UVB presenti nell’ambientevaria in maniera notevole conl’incremento dell’altezza del sole,tanto che si sconsiglia l’esposizione nelle ore centrali del giorno. Al contrario la quantità di radiazioni UVA che colpiscono la terra resta praticamente costante nell’arco della giornata. Le radiazioni UVA sono anche ubiquitarie, ovvero provengono da numerosissime fonti di luce, gli stessi neon sono fonti di radiazioni UVA. La quantità di radiazioni UVA che annualmente ci colpisce è distribuita in tutto l’anno e tra l’autunno e la primavera assorbiamo circa il 60% della dose annua di UVA.
E’ inoltre necessario rammentare come la diversa altezza del sole concorra non solo ad incrementare la quantità di radiazioni solari presenti nei diversi periodi dell’anno o alle diverse latitudini, ma anche muta la quantità di atmosfera attraversata e quindi la quantità di radiazioni assorbite o riflesse da essa. Interessante anche far osservare come vi sia una notevole variabilità nella radiazione solare anche tra due giornate, in quanto la diminuzione del pulviscolo (ad esempio in conseguenza ad un temporale) può causare un raddoppio della quantità di radiazioni presenti.
Il sistema di difesa cutaneo
La pelle è in grado di attivare dei sistemi di difesa nei confronti delle radiazioni solari. In essa sono presenti delle cellule specializzate, di origine neuronale, che producono un pigmento deputato alla difesa cutanea. Nella zona di connessione tra epidermide e derma, sono, infatti, presenti i melanociti, particolari cellule di derivazione nervosa, capaci di sintetizzare (utilizzando come materia prima, la tirosina) un pigmento scuro (melanina) che protegge la persona dalle radiazioni solari Ogni melanocita, se opportunamente stimolato dalle radiazioni UV, è in grado di sintetizzare e di trasferire il pigmento a numerosi cheratinociti (cellule fondamentali dell’epidermide) dando così origine alla caratteristica colorazione scura che appare a seguito dell’esposizione al sole. Il gruppo costituito dal melanocito e dai cheratinociti ad esso collegati viene chiamato unità epidermica di melanizzazione.
I melanociti sintetizzano due diversi pigmenti di melanina: a seconda del tipo di pelle si assiste alla formazione di EUMELANINE o di FEOMELANINE. Le eumelanine sono polimeri della tirosina caratterizzati da una colorazione bruna, e sono tipici delle cuti scure e delle popolazioni originarie dell’Africa. Le feomelanine, sono anch’esse polimeri della tirosina ma il loro grado di polimerizzazione è diverso dalle precedenti. Sono infatti caratterizzate da un colore biondo – rosso e risultano meno efficaci nella protezione della cute, anche in relazione alla loro instabilità che ne provoca la rapida scomparsa; queste melanine sono presenti in soggetti con pelle chiara e capelli biondi o rossi.
La melanina formatasi concorre quindi alla protezione della persona dai danni derivanti dalle radiazioni solari grazie ai processi di :
I fototipi
Con il termine “fototipo” si fa riferimento a particolari caratteristiche che permettono di valutare la sensibilità del soggetto alle radiazioni solari e classificare la predisposizione degli individui ad avere una maggiore o minore risposta eritematogena all’esposizione solare.
Questa predisposizione dipende dalle caratteristiche genetiche dell’individuo, che controllano il tipo di melanina prodotta (eumelanina [bruno-scura] e/o feomelanina [giallo-rossa], la dimensione e il tempo di “vita” dei melanosomi all’interno della cellula epidermica, la quantità di melanosomi prodotti. ll fototipo considera inoltre il colore della pelle, il colore dei capelli, il colore degli occhi. Negli albini non vi è produzione di melanina a causa di un difetto genetico nella catena biosintetica, ma anche in essi sono presenti i melanociti. Tecnicamente si dice che la sensibilità delle persone alla radiazione solare varia a seconda del loro fototipo.

Tipo
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Fototipo I
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Fototipo II | Fototipo III | Fototipo IV | Fototipo V | Fototipo VI |
Caratteristiche |
Capelli biondo rossi
Pelle chiara, pallida
Occhi blu, verdi
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Capelli biondi
Pelle chiara
Occhi blu, verdi, grigi
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Capelli castani
Pelle opaca
Occhi bruni
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Capelli scuri o neri
Pelle scura
Occhi scuri
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Capelli neri
Pelle olivastra
Occhi scuri
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Capelli neri
Pelle nera
Occhi scuri
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Sensibilità agli UV
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Elevata
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Elevata
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Media
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Scarsa
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Minima
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Nulla
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Comportamento all’esposizione solare
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Si scotta sempre e non si abbronza mai
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Si scotta con facilità e si abbronza poco
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Si scotta moderatamente e ri abbronza moderatamente
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Si scotta minimamente si abbronza rapidamente
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raramente si scotta,si abbronza intensamente e con rapidità
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non si scotta mai, sempre intensamente pigmentato
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Tempo di protezione della pelle
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0-10 minuti circa
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10-20 minuti circa
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20-30 minuti circa
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30-45 minuti circa
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60 minuti circa
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90 minuti circa
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Fattore Protezione consigliata (FP o SPF)
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Mai esporsi al sole senza protezione delle parti cutanee esposte con vestiti e/o schermi
totali |
Restare all’ombra durante le ore più calde. FP 15÷18 (protezione UVA e UVB) o schermo totale; aumentare l’IP con l’altitudine. Protezione per le labbra.
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Restare all’ombra durante le ore più calde.FP 8÷5 in funzione dell’abbronzatura già esistente. Aumentare l’FP con l’altitudine. Protezione per le labbra
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Proteggere la testa e gli occhi. FP 4÷10 in funzione dell’abbronzatura già esistente e dell’altitudine. Protezione per le labbra
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Proteggere la testa e gli occhi.
Usare una protezione FP 4÷6
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Proteggere la testa, gli occhi e le parti particolarmente fragili
(es.labbra)
FP 4÷6 |
Ed eccoci arrivati alla fine di questo articolo, nel prossimo scopriremo come difenderci in tutta sicurezza dai raggi dannosi del sole in base al nostro fototipo! E tu che fototipo sei? Leggi il prossimo articolo