
09 Mag Guida ai solari e alla corretta esposizione solare (parte 2)
Continua la nostra guida sugli abbronzanti e sulla corretta esposizione solare, nella prima guida abbiamo visto la storia e la spiegazione di cosa sono i raggi UV responsabili delle bruciature, ora andremo ad approfondire come ci abbronziamo e come funziona la nostra pelle:
Le radiazioni elettromagnetiche
UVA | UVB | |
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λ (lunghezza d’onda) | 320 ÷ 400nm | 290 ÷ 320 nm |
Energia | Poco energetiche / alta penetrazione | Molto energetiche / bassa penetrazione |
Caratteristiche | Invecchiano la pelle (fotoaging), | Arrossano la pelle |
Maturano la melanina già preesi-stente (pigmentazione immediata che dura 12 h dall’esposizione) | Stimolano la formazione di nuova melanina (pigmentazione progressiva, 32 ÷72 h dall’esposizione) | |
Coinvolte nel 33% dei processi neoplastici | Concorrono all’insorgenza di neoplasie | |
Responsabili di reazioni sensibilizzanti e fotopatologiche | Non responsabili di fotoallergia |
La luce che giunge dal sole è costituita da un complesso insieme di radiazioni elettromagnetiche. Una parte di queste è riflessa o assorbita dagli strati esterni dell’atmosfera, mentre il resto delle radiazioni riesce a giungere sino al suolo. Componente fisiologicamente importante del complesso di radiazioni che giunge al suolo, sono quelle elettromagnetiche di lunghezza d’onda compresa tra i 290 e i 3000 nm. Queste radiazioni sono coinvolte in vari processi fisiologici: quelle di bassa lunghezza d’onda danno luogo al fenomeno dell’abbronzatura, le radiazioni comprese tra 400 e 800 nm sono indispensabili per la visione, mentre quelle di lunghezza d’onda più elevata sono percepite come calore. Contrariamente a quanto si pensa, le radiazioni più penetranti sono quelle dotate di minore energia (radiazioni visibili ed infrarosse), mentre le radiazioni ad elevata energia (radiazioni ultraviolette) svolgono la loro azione a livello epidermico. Gli effetti delle radiazioni infrarosse sono però di minore entità poiché scaldano i tessuti e possono alterare la sudorazione, modificando la struttura di proteine quali l’elastina solo a dosi veramente massicce.
Effetti delle radiazioni UV
Le radiazioni solari possono avere sia effetti benefici che dannosi come sintetizzato nella tabella sottostante:
Effetti Benefici | Effetti dannosiDannosi |
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• sintesi di vitamina D
• azione antisettica e antibatterica
• azione benefica verso alcune malattie della pelle (eczemi, dermatiti, acne)
• fotosintesi della melanina
• sudorazione con produzione di acido urocanico, sostanza dotata di attività filtrante solare
• liberazione di sostanze antiossidanti, vasoattive e filtranti.
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• invecchiamento della pelle (fotoaging)
• degradazione dei fosfolipidi di membrana
• danni al DNA, specialmente in occasione di esposizioni prolungate, con conseguente rischio di insorgenza di alterazioni neoplastiche.
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Inoltre tali effetti, sia positivi che negativi, si manifestano in un lasso di tempo che va da pochi minuti a diversi anni e dipendono dalla quantità di radiazione assorbita che a sua volta è influenzata da molti fattori:

Le radiazioni UVA agiscono anch’esse sul sistema cellulare inibendo il normale processo di riparazione del DNA, danneggiato dalle radiazioni UVB e UVA II.
Si assiste quindi ad una sinergia di effetti negativi: da un lato le radiazioni più energetiche danneggiano il DNA alterando la sequenza nucleotidica, e dall’altro le radiazioni a minore energia (UVA I) provocano un danno al sistema di riparazione del DNA, con impossibilità di correzione e conseguente accumulo di informazioni errate nella sequenza genetica tramandata dalla cellula madre alle cellule figlie. Nel tempo e nelle varie generazioni cellulari si assiste all’accumularsi di un numero sempre maggiore di alterazioni genetiche non riparate, alterazioni che possono giungere, nel peggiore dei casi, alla trasformazione delle caratteristiche cellulari.
Effetti indesiderati delle radiazioni uv.
Idiopatiche | luciti estivali benigne, polimorfe orticarie solari , altre patologie |
foto-tossicità | associata a: piante, farmaci |
foto-allergia | associata a numerose molecole e dipendente dalla suscettibilità individuale |
CARATTERISTICHE | FOTO-TOSSICITÀ | FOTO-ALLERGIA |
colpisce | tutti i soggetti | soggetti sensibilizzati |
effetto | dose dipendente | non dose dipendente |
manifestazione | tipo “eritema/ustione” | tipo “eczema” |
zone coinvolte | zone esposte | estensione alle zone coperte |
Foto-tossicità
I processi di foto-tossicità sono associati sia all’assunzione di sostanze sia alla presenza di sostanze sensibilizzanti sulla cute. Esempio di questo può essere la presenza di derivati di piante che possono giungere sulla cute anche per il semplice contatto (es.attraversando un prato prima di portarsi alla spiaggia). Tali sostanze si depositano sulla pelle e interagendo con le radiazioni solari danno origine, in soggetti più sensibili, a delle dermatosi. Le principali cause dei fenomeni di foto-tossicità sono però da ascrivere ai farmaci. Infatti l’assunzione di alcuni medicinali, prima dell’esposizione al sole, deve essere sconsigliata in quanto causa di elevato rischio di dermatosi.
I principali principi attivi che causano più frequentemente dermatiti sono:
Fotodermatosi idiopatiche
Tra le manifestazioni cutanee, associate all’esposizione ai raggi solari, particolare
rilevanza assume la Lucite estivale benigna.
Si tratta di una manifestazione dermatologica caratterizzata dall’insorgenza di piccole papule eritematose e pruriginose nelle zone solitamente coperte, quali il decoltè. Si manifesta in genere all’inizio dell’estate, in concomitanza con le
prime esposizioni al sole. Sembra essere dovuta
alle radiazioni UVA e scompare da sola nel
volgere di poche ore, non dando luogo ad
alcuna recidiva durante le successive esposizioni al sole.
Fattori di rischio per il tumore cutaneo
I danni prodotti dalle radiazioni solari purtroppo non si limitano alle manifestazioni cutanee immediate, ma si possono osservare conseguenze a lungo e lunghissimo termine. Tra quest’ultime possiamo sicuramente annoverare i tumori cutanei.
Tra i fattori di rischio del tumore cutaneo si possono elencare
diversi elementi, tra questi di primaria importanza sono:
